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Tifo
6 marzo 2011, ore 13:48 CET
Replichiamo alla lettera di Marzio Brazzini, senza polemica e con assoluta franchezza e rispetto, sempre disponibili al confronto ed al dibattito, come sempre.
Il viola club Settebello ha deciso di esporre lo striscione ("S'è esiliato Dante poeta divino, figuriamoci te, illustre ciabattino") in seguito all'ennesima figuraccia in campionato, l’ennesima indegna della nostra amata Fiorentina.
Le colpe vanno sicuramente distribuite tra tutti, giocatori, staff tecnico, dirigenza; e non ci sembra che i fratelli Della Valle siano estranei a questo squallore, che anzi si amplifica e si sta amplificando sempre più con la loro totale assenza da Firenze, in questa difficile situazione.
Aver firmato lo striscione identifica il nostro pensiero, non quello di tutti, ma anche di tanti. Non ci piace questo tipo di gestione societaria, assente e menefreghista, visto che non sono state date spiegazioni plausibili al perché di tutto ciò, che va avanti ormai da un anno e mezzo e non si sa fino a dove voglia arrivare.
Non vuole essere un imposizione per nessuno.
Ed anche se non sarà la maggioranza, è giusto anche che ci siano manifestazioni di pensieri diversi e critici, perché così non va, non si può rimanere in questa apatia dove tutti vagano senza controllo. Situazione che va avanti ormai da troppo tempo, con voci che si susseguono a promesse non mantenute. Dite che a maggio/giugno rifondano tutto? Speriamo in quest’altra promessa.
Noi non pretendiamo Messi, però pretendiamo che almeno sia rispettata la dignità del tifo viola e della Città. Loro sono i proprietari della società, è loro obbligo e dovere, darcela e fare sì che ci sia sempre. Negli ultimi tempi non è stato così.
E' altresì loro obbligo e dovere disciplinare i giocatori e se non possono farlo loro, che mettano uomini di calcio a farlo, visto che non sono presenti.
Se non hanno capito queste cose, non hanno capito nulla di Firenze e del calcio.
Viola Club Settebello